L’importanza della Medicina Fisica e Riabilitativa: una testimonianza dell’atleta Sara Ricciardi
Sara Ricciardi, atleta di fama mondiale nella ginnastica artistica, testimone dell’efficacia delle terapie antalgiche e di recupero funzionale. 

“Ciao sono Sara Ricciardi, ho 24 anni. Da quindici anni pratico la mia amata ginnastica artistica e faccio parte del Team Italia nel progetto R.O.G.

Dopo aver partecipato ai Mondiali di Doha (Qatar) nel 2018 ho avuto una serie di problemi fisici, che hanno rallentato fortemente il mio percorso tecnico.

Tramite la mia allenatrice Michela Francia (responsabile del settore agonistico del club Corpo Libero Gymnastics Team e Polo Tecnico Federale di Padova) ho avuto la fortuna di conoscere il Dr. Dimitrios Kontothanassis, direttore dell’Istituto Flebologico Italiano di Padova. Lui mi ha presa in cura permettendomi di proseguire con più serenità gli allenamenti.  Per un’atleta di alto livello, appassionata e con grandi ambizioni, l’impossibilità di seguire gli allenamenti in maniera completa è devastante a livello psicologico. Per questo siamo grate allo staff dell’Istituto Flebologico Italiano di Padova e al Dott. Kontothanassis per l’opportunità data di entrare in un progetto di studio il quale mi ha portata grandi miglioramenti fisici. Grazie a questi trattamenti sono riuscita a gareggiare con il programma completo sia nel Campionato di Serie A1, sia nei Campionati Italiani Assoluti. Incrocio le dita e spero di tornare in forma al 100℅ per poter prendere parte alla selezione per le Universiadi che si terranno in Cina nel 2021.

Con riconoscenza e stima Sara Ricciardi e Michela Francia”

Questa è la testimonianza di Sara Ricciardi, che vanta risultati sportivi di prestigio nella sua specialità. Nel 2017 ha vinto il titolo di Campionessa Italiana Senior 2, nel 2018 ha conquistato il 3° gradino ai Campionati Assoluti di Riccione, nel 2018 a Doha si è classificata come 26° ginnasta a livello mondiale e nel 2019 si è riconfermata Campionessa Italiana Senior 2.

Condividiamo con voi la lettera emozionante che Sara ha voluto scrivere, poiché come lei vediamo la nostra attività come una missione e mettiamo massimo impegno nel seguire i nostri utenti a livello riabilitativo anche per chi pratica sport ai massimi livelli. Seguiamo costantemente Sara a livello fisioterapico e la sosteniamo con passione.

L’Istituto Flebologico Italiano di Padova offre un servizio di riabilitazione completo. La nostra equipe di medici fisiatri e fisioterapisti predispone percorsi di riabilitazione fisica di eccellenza con l’obiettivo di aiutare i pazienti a recuperare o a migliorare le proprie funzioni motorie, diminuendo le sintomatologie dolorose. Attraverso la terapia manuale e l’ausilio di tecnologie come tecar, elettroterapia antalgica e biorisonanza cellulare, il nostro scopo finale è permettere al paziente di recuperare la miglior qualità di vita possibile e di eliminare il dolore.

L’Istituto Flebologico Italiano di Padova promuove  la SALUTE DELLA SCHIENA proponendo un check-up che prevede una Visita Fisiatrica e una valutazione posturale con baropodometria . Per informazioni contattare la segreteria al numero 049/2271355.

You need to be true to yourself

Just like every other human on the planet, I have epically awesome days and days when life just turne against me. And while I can’t stand most self-help (see: tired quotes over stock photography on Instagram), sometimes I need a little pick-me-up. And most of the time, in order to get out of a slump (because my brain leans more into math/science than anything else), I need to drop a logic bomb on my ass.

Yes, this is a long article. But here’s the thing — if you’re reading this in your inbox and are already like, “fuck this!” delete it. No hard feelings. If you’re reading this in a browser on a website, and you see how tiny the scroll-bar is because of how far you still have to scroll to get to the bottom, close this tab and go back to 140-character tidbits of advice. Still with me? Phew. Just had to weed out all the folks from points: #1, #4 and #8. Welcome friends, onward we go.